VAYIGGASH: DIASPORA NON E’ IL POSTO IDEALE PER VIVERE

13 Dicembre 2007 0 Di RebShlomo

Cade in questa serata il 5 di Tevet 5768. Un giorno di grande importanza per il chassidismo!

Yossèf incontra e si rivela ai fratelli, i quali comprendono che tutte le loro supposizioni iniziali, che avevano portato alla scacciata di Yossèf dal nucleo famigliare, non erano fondate. I grandi maestri ebrei dicono che questo pentimento rappresenta il processo che chiunque rischia di passare nella vita. Il rischio di costruire false verità sugli altri e di agire di conseguenza erroneamente. Yaakòv lascia la propria terra per incontrare il suo figlio smarrito. Il suo dolore per dover lasciare la terra di Israele, il dolore dell’esilio. La forza di ogni uomo di elevarsi sopra all’esilio. Il rapporto tra la Parashà e il 5 di Tevet.

Alcuni punti della lezione:

1. Dio dice a Yaakòv: “non preoccuparti di scendere in Egitto”. Perché?

2. Letteralmente nella Torà è riportato “timore di scendere in Egitto”, mentre Rashi interpreta come “addolorato di dover uscire da Israele”. “Timore” invece di “dolore” e “scendere in Egitto” rispetto ad “uscire da Israele”. Perché queste differenze interpretative? Che cosa significano?

3. Perché è così problematico lasciare la terra di Israele?

4. Yaakov uscì dalla terra di Israele due volte: per andare a Kharàn e in Egitto. Che differenze ci sono? Che sentimenti diversi ha provato? Perché?

5. La preoccupazione di Yaakòv è tale da far intervenire D-o per tranquillizzarlo. Perché? Da dove si deduce questo grande timore/dolore di Yaakòv?

6. Un ebreo fuori da Israele, può essere felice?

7. Qual è lo strumento per annullare l’esilio? Che tipo di atteggiamento dobbiamo tenere verso l’esilio?

8. Da dove nasce la forza per elevarsi sopra all’esilio?

Link per ascoltare la lezione (o effettuare il download):

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in memoria di mio nonno Shlomo ben Hana Bekhor

Chi volesse dedicare una lezione mp3 alla memoria o in onore di un lieto evento, può contattarmi shlomo@mamash.it

Rav Shlomo Bekhor

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rav Bekhor